Cracovia: il Centro storico e un film di Spielberg

Cracovia è la quarta città della Polonia per numero di abitanti, ma la prima in quanto a fascino e ricchezze artistiche, non stupisce quindi che il suo centro storico sia stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco nel 1978.

Capitale del Paese fino al XVI secolo, quando il centro del potere politico fu spostato a Varsavia, Cracovia è anche la città di papa Giovanni Paolo II, il quale visse quì per quarant’anni, e dove un giorno disse, ancora studente, che non aveva alcuna intenzione di farsi prete, in quanto per il suo futuro preferiva dedicarsi alla letteratura. Fortuna volle che non andò così, e la chiesa ne guadagnò uno dei suoi migliori rappresentanti.

Per visitare Cracovia bisogna partire da Stare Miastro, ovvero dal Centro storico, dove si trova la piazza medievale più grande del mondo, nonchè la più bella che abbia mai visto:

la Piazza del Mercato

 

cracovia_piazza del mercato

Prenderla tutta in una foto è impossibile, solamente girandola o vedendola dall’alto si può avere un’idea di quanto sia immensa: 40.000 metri quadrati.

L’edificio al centro e che la divide in due parti è il  

Sukiennice (mercato dei tessuti)

Costruito in stile gotico nel Trecento, è ritenuto il primo centro commerciale del mondo in quanto ospitava il movimentato mercato dei tessuti cittadino, ed ancor oggi al suo interno si trovano negozi di artigianato e di souvenir.

Al piano superiore vi sono alcune caffetterie tra cui la Navorolsky, che si dice essere stata la preferita di un ancor giovane studente destinato a fare la storia: Vladimir Lenin.

Sul lato nord-est della piazza si trova la 

Chiesa gotica di Santa Maria

 cracovia_chiesa santa maria

Ricostruita nel Quattrocento dopo l’invasione tartara, dalla sua più alta torre viene suonato ogni giorno all’ora di pranzo l’inno mariano, “hejnal mariacki”, che si interrompe bruscamente a ricordo del trombettiere che, avvistati i tartari, diede l’allarme e venne ucciso subito dopo, trafitto da una freccia.

Nella piazza vi sono inoltre molti ristoranti e bar con tanto di musicisti e perone che ballano, cosa che mi ha fatto venire in mente “la nostra” Piazza San Marco di Venezia.

La prima cosa che ha attirato la mia attenzione nella piazza è stata in realtà una specie testa gigante nera, che un gruppo di polacchi ci ha spiegato essere la cosiddetta

Testa di bronzo

cracovia_testa di bronzo

Essa rappresenta il dio dell’amore Eros ed è un dono alla città dell’artista Mitoraj; col tempo è diventata un punto di ritrovo per i giovani locali ed un’attrazione per i turisti, che si divertono ad entrarci dentro e fotografarsi spuntando dall’apertura degli occhi, cosa che avremmo fatto anche noi se non ci fossero stati tre tedeschi che sembravano non volessero più uscire fuori.

 

La collina di Wawel

Situata tra il Centro storico ed il fiume Vistola, la collina di Wawel mi ha veramente colpito: benchè molto meno alta di quella di Gedimino che ho potuto ammirare a Vilnius, è meravigliosa in quanto dopo 5 minuti di cammino in un comodo sentiero ci si ritrova di fronte ai due edifici più belli della città: il Castello (nella foto sotto, a destra) e la Cattedrale (a sinistra).

cracovia_collina di Wawel

 

La Cattedrale di Wawel

Costruita in stile gotico e terminata nel 1364, quì venivano incoronati i sovrani e si seppellivano i corpi delle dinastie reali e degli uomini più illustri del Paese.

Una delle tre torri che sormontano la Cattedrale contiene l’enorme campana di Sigismondo, che pesa ben 11 tonnellate e viene fatta suonare solo in occasioni speciali, dal momento che per azionarla servono 10 persone ed i suoi rintocchi si sentono fino a 12 km di distanza.

Leggenda vuole che chi ne tocca il batacchio riuscirà a trovare presto l’anima gemella, e vista la quantità di belle ragazze che ci sono in città sembrerebbe proprio un buon affare..

cracovia_campana e ragazze 1

 

Il Castello di Wawel

Fatto costruire da re Casimiro il Grande, il Castello è stata la residenza di molti sovrani della Polonia fino al primo conflitto mondiale, dopo il quale si trasformò in un museo.

Durante l’occupazione tedesca, i nazisti fecero di questa meravigliosa costruzione rinascimentale la sede del loro comando militare in città, solo alla fine della seconda guerra mondiale tornò ad essere utilizzato per scopi più nobili, come luogo culturale di una città di cui è una delle più alte rappresentazioni.

Al suo interno si possono visitare circa 70 sale, una delle quali ospita il dipinto di Leonardo da Vinci “La dama con l’Ermellino”.

cracovia_la dama con l'ermellino

Cambiando argomento, nel sud della città è possibile visitare la

 

Fabbrica di Oskar Schindler

diventata famosa grazie al celebre film di Steven Spielberg “Schindler list”.

Il film parla della deportazione nei campi di sterminio degli ebrei di Cracovia da parte dei nazisti, e di un tedesco di nome Oskar Schindler che riuscì a salvarne moltissimi. Come? Arrivato in Polonia per “fare soldi”, aprì una fabbrica di oggetti smaltati dove iniziò ad utilizzare manodopera ebrea in quanto meno costosa di quella polacca; tuttavia giorno dopo giorno si rese conto delle barbarie che stavano accadendo ed incominciò a prendere nella sua fabbrica più ebrei possibili, non più perchè costavano meno degli altri operai ma “solo” per salvargli la vita, riuscendo ad impedire la deportazione per ben 1200 di loro.

cracovia_fabbrica di schindler

La fabbrica si trova in realtà all’interna di una sorta di museo, che racconta anche dell’occupazione nazista di Cracovia dal 1939 al 1945.

Dal momento in che le sezioni del museo sono molte, sarebbe meglio visitarlo con una guida.

Le parti più interessanti sono l’ufficio di Oskar Schindler, con scrivania e macchina da scrivere, la riproduzione di un tipico appartamento ebraico del ghetto, quella di un campo di lavoro tedesco e la sala dei libri.

Dentro quest’ultima vi sono due libri virtuali, uno accanto all’altro: nel primo sono riportati i nomi dei “giusti”, ossia di coloro che aiutarono i perseguitati dai nazisti anche a costo di mettere in pericolo la propria vita, e nell’altro quello dei.. “cattivi”.

Proprio così, nel secondo libro sono segnati i nomi di quelli che per tornaconto personale ricattarono gli ebrei o informarono i nazisti sui loro nascondigli.

cracovia_stanza libri

La stanza dei libri vuole essere un messaggio di ottimismo e di speranza per l’umanità, in quanto i nomi dei giusti sono molti di più di quelli dei cattivi.

Tornando a parlare di cose più leggere, Cracovia è bellissima ma piena di italiani e di ristoranti italiani, cosa che forse è una delle ragioni per cui, contrariamente a quando pensano in molti, io le preferisco la meno turistica Varsavia.

Ad ogni modo se ci si trova in Polonia non si può non visitare questa stupenda città, davvero emozionante specialmente alla sera, quando nel centro storico non è raro vedere cavalli e carrozze.

cracovia_cavalli

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