Varsavia, cosa fare in un giorno

Arrivo a Varsavia giovedì 6 Agosto nella notte insieme ai miei due fidi compagni di viaggio, spuntino in aeroporto e andiamo subito a dormire nel nostro appartamento in centro per prepararci al meglio per il giorno seguente.

Nel XIX secolo Varsavia era una città di una bellezza tale che si guadagnò il soprannome di “Parigi dell’Est”, ci pensarono i tedeschi a renderla un po’ meno speciale distruggendola quasi completamente durante la seconda guerra mondiale.

Ma i polacchi sono gente tenace, e la ricostruirono velocemente tale e quale a come era prima, anche grazie ai dipinti del pittore italiano Carlo Bellotto, che passò gli ultimi anni della sua vita a dipingere diverse panoramiche della città.

Forti di quanto appena detto, il giorno dopo ci alziamo e ci dirigiamo nella Città Vecchia (Stare Miastro in polacco), che figura nella lista UNESCO dei patrimoni dell’umanità.

Prima di raggiungerla, ci imbattiamo però nella

TOMBA DEL MILITE IGNOTO, in piazza Pilsudzki.

Varsavia_tomba del milite ignoto

Il monumento è dedicato a tutti i soldati che hanno perso la vita combattendo per la Polonia, e nella tomba sono stati effettivamente seppelliti alcuni corpi di uomini periti in battaglia di cui non si conosceva l’identità.

Piccolo dettaglio: fu realizzata nel 1925, prima della seconda guerra mondiale, che fece crescere a dismisura la lista di tali soldati.

Andata distrutta proprio durante il secondo conflitto mondiale, la tomba fu ricostruita velocemente e l’8 maggio 1946 le è stata accesa accanto la fiamma eterna, con due soldati dell’esercito polacco a presidiarla costantemente e, benchè meno famosa di quella di Buckingham Palace, la cerimonia del cambio della guardia è un evento interessante cui ho avuto la fortuna di assistere.

Proseguendo per 5 minuti a piedi, si arriva finalmente in

 

STARE MIASTRO, vale a dire la Città Vecchia.

Varsavia_old town

Qui si verrà subito travolti dal fascino di questa enorme piazza, circondata da fiabesche casette colorate.

A lato della piazza c’è una torre in cui è possibile salire per 2 Zloti (circa 50 centesimi) e godere di questa vista.

Varsavia_old town dalla torre

Come spesso mi accade, ho preferito girare la Città Vecchia perdendomi tra le sue pittoresche vie piuttosto che controllare continuamente la cartina, e non mi è andata poi tanto male perchè dopo una manciata di minuti mi sono ritrovato nella

 

PIAZZA DEL MERCATO (Rynek Starego Miasta in polacco)

Varsavia_piazza del mercato

L’ambiente è davvero affascinante, con questi palazzoni colorati rinascimentali che fiancheggiano la piazza per tutto il suo perimetro.

La piazza è molto grande e piena di banchetti di piccoli artisti che vendono i loro quadri, oggetti di antiquariato e souvenir, ed al centro vi è una statua raffigurante una sirena, simbolo della città; leggenda vuole che sia la sorella della celebre Sirenatta di Andersen posta a Copenhagen.

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Dopo aver camminato a lungo sotto i 35 gradi di Varsavia, ci dirigiamo verso un ristorantino che avevamo notato in precedenza, poco fuori dalla Città Vecchia, chiamato

ZAPIECEK

Questo posto dovrebbe essere inserito nei tour guidati di Varsavia almeno quanto Piazza del Mercato, dal momento che il cibo è buonissimo e le cameriere molto gentili e belle nei loro tipici costumi polacchi.

Varsavia_Zapiecek

Il ristorante era ovviamente pieno di turisti, zero italiani e molti tedeschi, alcuni dei quali già alticci all’una di pomeriggio.

La specialità della casa sono i Pirogi, tipico piatto polacco e se vogliamo un po’ di tutto l’est europeo. Potremmo definirli dei ravioli, ma diversi dai nostri, sia per la forma a semicerchio e soprattutto per il modo di servirli, infatti, dopo essere stati bolliti, vengono rosolati in padella per alcuni minuti. Possono essere abbinati ad un’infinità di ripieni e salse a seconda delle tradizioni regionali, io ho provato quelli col ripieno al salmone e salsa al formaggio: accoppiata vincente.

Buonissimi anche quelli col ripieno tradizionale di carne, pancetta e cipolle.

Varsavia_Pirogi

Durante le feste natalizie viene servita nelle case polacche anche la versione dolce dei Pirogi, che non esiterei a provare se ne avessi l’occasione.

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