Lapponia: una regione magnifica e sottovalutata

La Lapponia è un area geografica che si trova a cavallo tra Norvegia, Svezia e Finlandia, dove si possono osservare paesaggi mozzafiato, conoscere la popolazione Sami (da non confondere con gli eschimesi !) e, con un po di fortuna, ammirare l’aurora boreale.
Dico subito che io l’aurora boreale l’ho potuta ammirare si, ma solo nelle cartoline presenti nei negozi di souvenir incontrati durante il tragitto, non nel cielo della Lapponia, sfortunatamente troppo nuvoloso per mostrarmi tale spettacolo.
Ma, se questo è stato il principale motivo che mi ha spinto ad intraprendere l’avventura che sto per raccontarvi, devo dire che una volta tornato a casa mi sono reso conto di aver fatto talmente tante cose uniche che l’aurora boreale non ricordavo neanche più che cosa fosse.
E’ un viaggio Erasmus organizzato: si parte col pullman da Riga fino a Tallin, da lì traghetto per Helsinky (per chi fosse interessato la compagnia più economica si chiama Tallink Line, qui il sito internet http://www.tallinksilja.com ) e poi via verso le più incontaminate zone del Nord Europa.
Qui sotto il nostro tragitto: 2.587 km fino a Saariselkä, che peraltro non sarà l’ultima meta che visiteremo.
Ripartiti in pullman da Helsinky, dopo qualche ora raggiungiamo il Paese di Kemi, sempre in Finlandia, un nome che non dice nulla ed un posto abbastanza anonimo se non fosse per il meraviglioso Kemi Snow Castle.
E’ un castello fatto interamente di ghiaccio, che sta in piedi per tutto l’anno e dove è possibile entrare per trovare riparo dalle basse temperature esterne.. forse..
Quando mi avevano parlato di un edificio fatto interamente di ghiaccio mi ero immaginato un qualcosa di molto più semplice della costruzione che mi sono ritrovato davanti: un vero castello con tanto di parco all’esterno ed un interno pieno di stanze diverse dove è facilissimo perdersi, e qualunque, dico qualunque cosa fatta di ghiaccio, dai letti per riposarsi fino alle sedie ed alle sculture della stanza più grande ! Essendo un po stanco non ho resistito nel fare un pisolino in questo comodissimo materasso..
C’era perfino un Bar con bancone e sgabelli, purtroppo non si poteva ordinare da bere ma faceva comunque il suo bell’effetto.. In un’altra stanza anche uno scivolo, per bambini e non solo..
Tra un corridoio e l’altro c’era addirittura una specie di campo da bocce, che in realtà considerato il contesto sembrava più da Curling (quello sport olimpico che tutti prendono in giro perché c’è un tizio che lancia un disco ed altri due “atleti” che, con delle specie di scope, gli spazzano davanti), dove ci siamo dilettati in sfide internazionali.
Nel parco esterno una bella pista ghiacciata con tanto di piccole ciambelle in gomma per scivolare meglio, dove purtroppo ho perso la sfida con il mio amico spagnolo..
Comunque un posto davvero unico che non avevo idea potesse esistere da qualche parte.
Tanti, forse troppi turisti, soprattutto giapponesi intenti a fotografare ogni utensile fatto col ghiaccio.
Kemi Snow Castle voto 7, Giacomo sulla ciambella voto 5
Dopo una bella cioccolata calda in un vero bar ripartiamo alla volta di..
Rovaniemi! Esatto, il Paese di Babbo Natale..
E’ un villaggio molto suggestivo che si trova proprio in corrispondenza di quella linea immaginaria che è il circolo polare artico, a nord della quale non dovrebbe essere così difficile vedere l’aurora Boreale.
In questo fiabesco Paese è possibile sedersi sulle ginocchia e parlare con.. Si, proprio Lui.. Essendo un viaggio Erasmus potete immaginare quanti ragazzi di differenti nazionalità erano presenti, ed ognuno di loro giura di aver sentito dire da Babbo Natale almeno qualche parola nella propria lingua. Io sono tra costoro: egli mi ha infatti sussurrato “Buongiorno e Buon Natale”. Mica facile essere Santa Claus..
L’altra attrazione del villaggio è l’ufficio postale di Babbo Natale, fortuna che non era il 25 Dicembre altrimenti saremmo stati sommersi dalle lettere che milioni di bambini inviano, o dovrebbero inviare, da tutto il mondo proprio a questo ufficio, dove peraltro è possibile mandare a casa cartoline col timbro ufficiale di Santa Claus: leggenda vuole che siano i suoi elfi a consegnarle personalmente.
Cos’altro dire su questo villaggio: tanti negozi, perfino un Mec Donald (sigh) e molte renne, una delle quali ha insistito per un selfie con me.
Ci siamo poi imbattuti in questo interessante cartello, che ci ha ricordato quanto tutti noi fossimo lontani da casa.
Passata qualche ora in questo affascinante villaggio, tutti sul pullman pronti a ripartire alla volta di Saariselkä, comunque
Rovaniemi Voto 7,5 – Babbo Natale voto 10 (nel gruppo erano presenti anche alcuni ragazzi coreani, e perfino loro giurano di averlo sentito parlare nella loro lingua..).
Dopo circa altre 3 ore di viaggio arriviamo a destinazione: un paese di 350 anime nel cuore della Lapponia. Nonostante siano presenti tre alberghi, la sensazione di essere capitati in un luogo veramente sperduto è stata forte, cosa che ha reso il tutto ancor più interessante
Il principale motivo che spinge i turisti ad arrivare fino a qui è la possibilità di vedere l’aurora boreale, cosa che spiega la presenza, leggermente fuori dal paese, di magnifici igloo realizzati con speciali vetri termici dove è possibile trascorrere la notte ad ammirare le luci del nord finché non ci si addormenta. Il tutto comprensibilmente a prezzi folli.
La nostra simpatica e bellissima guida finlandese ci ha spiegato che sono per lo più i turisti giapponesi ad affittarli.
A Saariselkä c’è anche la pista per slittini più lunga d’Europa, immersa in un paesaggio bellissimo ma con un solo difetto: non c’è uno sky-lift, per cui bisogna salire a piedi: siamo partiti in un folto gruppo per raggiungere la cima ed alla fine solo pochi temerari vi sono riusciti, inutile dire che io non era tra questi ed ho alzato bandiera bianca poco dopo la metà, esattamente in questo punto..
Scendere giù è stato comunque molto divertente, sebbene non sia stato così semplice controllare lo slittino, anche se la sera seguente, dopo qualche cocktail di troppo, è stato decisamente più difficile; ma anche in quell’occasione sono riuscito ad arrivare sano e salvo.
Piccolo appunto a proposito degli slittini: non li abbiamo neanche dovuti comprare perché ce n’erano in gran quantità in diverse parti del paese: la gente li usava e quando aveva finito li rimetteva dove li aveva trovati senza portarseli a casa: non sempre, specialmente più a sud, è possibile vedere tali esempi di civiltà.
Nonostante non abbiamo alloggiato nei meravigliosi igloo, sono stato molto soddisfatto della nostra sistemazione: un cottage da 6 persone fatto in muratura, pietra e legno, con ogni comfort ed addirittura una sauna privata !
La sauna naturalmente è un “Must” da queste parti: la più grande del mondo si trova proprio poco fuori dal villaggio e va prenotata con largo anticipo in gruppi di 8 persone.
Una delle giornate più belle che ho trascorso in Lapponia è stata quella della visita all’allevamento degli Husky,
di questo e tanto altro parlerò nel post di venerdì dedicato alla seconda parte di questo viaggio!
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